venerdì 29 agosto 2008

The Ultimates

Meglio tardi che mai. Finalmente la Panini ha ristampato in volume le primi, introvabili storie di una delle migliori serie marvel degli ultimi anni, la versione ultimate dei Vendicatori.
Un inedito Nick Fury di colore (visto di recente nel film di Iron man) riunisce in un supergruppo governativo ad altissimo budget e di grande impatto massmediologico un gruppo di "eroi" tra i quali Capitan America, qui davvero un supersoldato americano, una macchina bellica o individuo di distruzione di massa come viene chiamato, Thor, sedicente dio del tuono vichingo e leader no-global, Iron man, multimiliardario in cerca di redenzione, Giant-man, scienziato disturbato e violento e sua moglie Wasp nonchè Bruce Banner che soffre di un forte complesso di inferiorità nei confronti degli altri membri del team e nasconde un alter ego decisamente agressivo chiamato Hulk.
Dirige l'orchestra Mark Millar dopo i fasti di Authority supportato da un Brian Hitch alle matite probabilmente al suo apice artistico.

Panini comics
Ultimate deluxe n. 1
€ 13,00

martedì 26 agosto 2008

The walking dead

Continua da parte di Saldapress la pubblicazione della splendida saga "romeriana" the walking dead di Robert Kirkman.

Il mondo è cambiato, la società così come la si conosceva non esiste più.
Niente più governi, niente più regole, niente leggi, chiese, burocrazia, comunicazioni, eserciti, economie e disuguaglianze sociali. Conta solo sopravvivere.
I morti camminano e sono affamati di carne umana e in poco tempo la civiltà scompare, la razza umana quasi.
Un gruppo di sopravvissuti cerca un luogo dove poter rincominciare in un mondo apparentemente senza speranza provando giorno per giorno a rimanere in vita. Ma quanto ci vuole a perdere la testa in una situazione simile? E un errore è fatale, una leggerezza può costare la vita a tutti.
L'agenter Rick Grimes e il suo gruppo dovranno difendersi tanto dai morti quanto dai vivi, spesso ancora più pericolosi con le loro gelosie, debolezze, follie.

Serie americana "indipendente" targata Image, arrivata in Italia al quarto volume, imperdibile per tutti gli amanti dell'horror, dei film di Romero o semplicemente del buon fumetto.

martedì 19 agosto 2008

The Fantastic Four di Lee & Kirby

Uno dei capolavori assoluti del fumetto, 100 numeri consegnati alla storia.
Inizia (nel 1961) rifacendosi all'estetica della letteratura e del cinema pulp e sci-fi degli anni '50 con invasori alieni verdi, insetti giganti, l'isola dei mostri, lo scienziato brizzolato con la pipa in bocca il giovane scavezzacollo e cattivi che paiono usciti da un film Universal (vedere il primo Dr. Doom), poi si evolve di numero in numero, diventa sit-com familiare e space opera con tutto il sense of wonder che solo Kirby,che qui raggiunge la sua piena maturità artistica e creativa, riesce a trasmettere. L'immaginazione e la fantasia sulle pagine del world's greatest comic magazine non hanno confini, i luoghi, da Attilan a Latveria, da Atlantide a Wakanda, dalla zona negativa alla zona blu della luna sono quanto di più stupefacente si possa immaginare o leggere.
Scardinati i luoghi comuni dei supereroi fino a quel momento (nessuna identità segreta, nessun costume sgargiante) i FF diventano una saga familiare di straordinario impatto visivo e narrativo. E poco importa il debito nei confronti dei "Challangers of the unknown" della Dc o l'omaggio-plagio della copertina del n. 1 a quella dello stesso numero della JLA, l'opera di Lee & Kirby è e rimane uno dei momenti più alti nella storia dei comics e del fumetto mondiale.
Una serie che forse avrebbe dovuto esser conclusa col n. 100 perchè per quanto negli anni seguenti molti buoni artisti l'abbiano presa in mano (Perez, Buscema, Byrne, Simonson, Lee, Davis ecc.) più di ogni altra è una creatura solo e soltanto di Lee & Kirby.
La fantasia al potere, davvero.

lunedì 18 agosto 2008

Indagatori dell'incubo

Se per caso andate a vivere a Londra e scoprite di avere uno spettro sumero nel frigorifero, beh, avete l'imbarazzo della scelta per un aiuto...Dylan Dog inizia ad essere pubblicato nell'ottobre 1986 per la Sergio Bonelli Editore. Scritto da Tiziano Sclavi e disegnato da alcuni dei migliori artisti in forza all'editore milanese (Villa, Roi, Dell'Agnol, Castellini, Ruju, Brindisi ecc..) diventa in breve tempo un fenomeno di costume nonchè uno dei più popolari fumetti italiani di sempre, stabilendo degli incredibili record di vendite. All'horror Sclavi mescola abilmente tematiche ecologiste, ambientaliste e "umane" di grande effetto, gioca con le citazioni cinematografiche.

Vestito in jeans, camicia rossa e giacca nera Dylan è un ex alcolista astemio, vegetariano e animalista convinto, si innamora perdutamente ad ogni numero ed è assistito nella miglio tradizione Bonelli dalla "spalla scema" che in questo caso ha le fattezze di Groucho Marx ed è tra i migliori e più divertenti comprimari di cui abbiamo memoria.
Tra i primi cento numeri della serie alcune storie sono delle autentiche gemme appassionanti e commoventi, si parla di fumetto popolare d'autore.
Con l'abbandono di Sclavi la serie inizia a perdere mordente, a riciclare le stesse idee e le stesse tematiche, il tormentone "il mostro siamo noi" viene riproposto così tante volte da risultare oramai fastidioso, la lezioncina moraleggiante riproposta con toni da catechista a volte irrita più di quanto faccia riflettere.
Se ci aggiungiamo una sorta di autocensura che da parecchi anni l'editore si è imposto in seguito alle solte tristi beghe causate da qualche associazione che vedeva in Dylan un elemento di corruzione giovanile abbiamo una testata e un personaggio lontani dai fasti del passato, ma che mantiene un ottimo numero di lettori e riesce ancora a guadagnarne di nuovi anche tra i giovanissimi.
Dylan è andato vicino ad una trasposizione cinematografica con "Dellamorte Dellamore" di Michele Soavi (1984) tratto da un romanzo di Sclavi e interpretato da Ruper Everett l'attore inglese alle cui fattezze Claudio Villa si è ispirato nel disegnare Dylan Dog. Una grossa occasione perduta visto poi che in quel periodo il successo di vendite di Dylan era alle stelle...



« Io sono quello che esce dall'ombra, strafigo e arrogante con soprabito e sigaretta, pronto ad affrontare la follia. Ah, penso io a tutto. Posso salvarvi. Dovesse anche costarvi fino all'ultima goccia del vostro sangue, scaccerò i vostri demoni. Li prenderò a calci nei coglioni. Sputerò loro addosso mentre sono a terra e poi sparirò di nuovo nell'ombra, lasciandomi dietro solo un cenno, una strizzata d'occhio e una battuta sagace. Cammino da solo... Chi mai vorrebbe camminare con me? » Jonh Constantine appare per la prima volta nel giugno 1985 ad opera di Alan Moore sulle pagine di Swamp Thing. Poco dopo diventa protagonista di una sua testata Hellblazer, scritta prevalentemente da autori inglesi per la linea Vertigo della Dc Comics. Camicia bianca e impermeabile, sigaretta in bocca, Costanitie è un occultista, sempre in prima linea più per il gusto di essere protagonista che per altruismo, cerca anche di fare la cosa giusta ma spesso sono peggiori le conseguenze del suo passaggio che i guai che risolve. Forte bevitore, accanito fumatore, incapace di una relazione stabile, propenso ad utilizzare gli amici come scudo in caso di necessità per poi vivere costantemente dilaniato dai sensi di colpa, nonostante le notevoli capacità di mago spesso vince bluffando o lasciando ad altri le sue battaglie. La sua serie viaggia verso i 250 numeri, a volte discontinua come qualità ha comunque avuto degli ottimi artisti al suo servizio tra i quali Gaiman, Mckean, Morrison, Lloyd, Corben, Azzarello ma soprattutto Garth Ennis che nel suo ciclo di storie (pre Preacher) lo ha caratterizzato meglio di chiunque altro. C'è pure, purtroppo, stato un film nel 2005 "interpretato" da Keanu Reeves che poco o nulla c'entra col fumetto.

Per lo spettro sumero fate un po' voi, per una serata al pub consiglio sicuramente John.

sabato 16 agosto 2008

Simon Garth

La Panini ha annunciato la pubblicazione in volume 100% Max della miniserie "The Zombie Simon Garth" pubblicata negli Usa nel 2007 nella collana "adulta" Max Comics e che vede il ritorno dello Zombie ufficiale della casa delle idee.

In realtà questa segnalazione è poco più di un pretesto per unirmi al coro di nostalgici della prima, stupenda miniserie pubblicata negli anni '70 anche in Italia sullo storico Magazine "Il corriere della paura" dell'editoriale Corno, scritta da Steve Gerber e disegnata da artisti come John Buscema e Pablo Marcos, covers illustrate da Boris Vallejo.

In un periodo in cui vanno di moda i Marvel Zombies meriterebbe sicuramente una ristampa in volume.

giovedì 14 agosto 2008

domenica 3 agosto 2008

Il ritorno di Promethea

Dopo una lunghissima attesa la Magic Press ha finalmente ripreso la pubblicazione di una delle migliori serie di Alan Moore, Promethea uscita negli Usa nella linea American Best Comics.
Bambina fuggita nell'Immateria, luogo ove miti, paure, sogni e desideri dell'uomo prendono forma, Promethea si incarna nella studentessa Sophie Bangs per la quale comincia così un'avventura supereroistica e nel contempo un lungo viaggio iniziatico di conoscenza attraverso il quale Moore espone le sue idee riguardo l'arte e la magia.
Lettura affascinante e ricca, piena di simboli e impreziosita dalle splendide sperimentazioni grafiche di J.H. Williams III è secondo me una delle opere più interessanti di Moore che da sfogo al suo grande talento narrativo e descrittivo e ad una padronanza unica del mezzo fumetto in tutte le sue potenzialità.

venerdì 1 agosto 2008

La morte di Superman

Fermo restando che è un pezzo miliare della storia del fumetto, questo volume ha una marcia in più rispetto a tutte le mosse pubblicitarie e di vendita come la recente morte di Capitan America per mano della Marvel.
La morte di Superman" è una storia corale e non banale. Se le prime 200 pagine si fanno leggere in fretta e senza problemi, come un qualsiasi altro fumetto "popolare", poi la narrazione alza il tono e ci troviamo davanti ad una storia da non sottovalutare, sempre da intrattenimento, ma con colpi di scena, introspezioni psicologiche, cambi di rotta e (per la gioia di alcuni) con quasi nulli riferimenti a storie passate. E' una storia studiata nei minimi dettagli, lunga quanto basta, non si perde in punti morti. Per me questo volume è un raro esempio di fumetto popolare che offre situazioni e spunti diversi e nuovi rispetto alla convenzionalità delle tematiche.
Recensione by maino